I pregiudicati Ninni Zanchi e Gerry Pugliese sono scappati dalla prigione, dopo il funzionamento del piano del Lupo, Mario Pugliese. Nel frattempo, il Capitano Lucia Brancato è stata colpita violentemente da un pezzo di muro e ha picchiato la testa contro una parete, sotto le grida disperate del collega e compagno Orlando Serra. Presto la donna, però, si risveglia, e viene frettolosamente fasciata al braccio, anche se continua ad insinuare che la ferita è minima. Tutta la squadra dei R.I.S. è frastornata e sconvolta dal fatto che è accaduta la cosa che temevano: tutta la Banda del Lupo è nuovamente latitante, per di più unita e pericolosa come una volta, se non maggiormente. Mentre Lucia, Bart e Orlando si occupano di scoprire come la Banda abbia fatto ad entrare in Tribunale senza essere vista, Daniele, Bianca ed Emiliano si occupano della morte di un pianista, ucciso nel suo studio mentre stava suonando. Secondo l'autopsia svolta dal simpatico dott. Carnacina, l'uomo è stato ucciso da un corpo contundente, perciò la squadra si mette alla ricerca della possibile arma del delitto. L'ipotesi principale risulta essere quella che il pianista sia stato assassinato da una delle sue statuine raffiguranti le teste di famosi compositori, come Beethoven e Mozart. Messi alla ricerca di quale statuina sia servita ad uccidere la povera vittima, Ghiro, Bianca e Milo scovano dei segni particolari in quella di Mozart. Ghiro, inoltre, prende alcuni cd fatti da lui e nota delle diversità da quelli iniziali agli ultimi. Intanto, Lucia ed Orlando decidono di controllare la lista di persone al Tribunale che ha denunciato la perdita del proprio badge per entrare senza problemi nel Luogo della Giustizia. Hanno, infatti, riconosciuto dalle telecamere il travestito Mario Pugliese e, dopo aver controllato il Tribunale ed aver ispezionato ogni possibile via d'uscita, sono venuti a capo del fatto che, sicuramente, il Lupo deve essere entrato come tutti gli altri, mischiandosi fra la folla ed uscendo con loro allo squillo dell'allarme antincendio. Ben presto, Bart porta i risultati, e l'uomo che più recentemente ha denunciato la scomparsa del passpartù del Tribunale è l'ex avvocato di Roberto Stincone, Guidi, già sulla lista dei sospettati. Sospettano, così, che Guidi possa essere lo stesso che ha avvisato Mario sia del Trasferimento di Stinco, sia della presenza in Tribunale di Ninni e Jerry. Nel frattempo, continuano le indagini sull'omicidio del pianista, le cui indagini, adesso, puntano sulla vita della vittima. Partono dal suo discografico, che sembra innocente e che fornisce un'importante informazione ai tre investigatori: la vittima non aveva bei rapporti con suo figlio, siccome ai due piacevano due tipi di musica diversa. Con la morte del padre, il ragazzo avrebbe potuto arricchirsi. All'interrogatorio, però, il ragazzo ammette di non aver avuto bei rapporti col padre, quando egli era ancora in vita, ma di certo non l'ha ucciso lui. Intanto, Carnacina riferisce a Ghiro che il pianista aveva una malattia neuro-degenerativa alle mani da due anni, che casualmente coincide con la data in cui la sua allieva (che ha trovato il corpo) l'ha conosciuto. Così, assieme a Bianca e Milo, Ghiro arriva a scoprire l'assassina, che viene subito messa sotto l'interrogatorio. Nel contempo, la Banda ritorna a colpire, facendo una strage in un night club. Qui, in tentativo di difesa, un uomo tenta di colpire alle spalle il Lupo con un'asta ustionante, il cui tocco, però, non produce dolore a Mario, come se fosse invincibile. Quando una donna cerca di reagire, il Lupo ordina a Ninni, il Maiale, di seguirlo, mentre Jerry e Stinco tengono sotto tiro gli altri. I due criminali, assieme alla donna, entrano in una stanza isolata, accerchiata dalle telecamere, dove il capo ordina all'alleato di uccidere la signora. Scopriamo, così, che Zanchi si è pentito e il Lupo, quando confessa il pentimento, lo uccide con un colpo di pistola. Successivamente, viene allo scoperto un uomo robusto, che si presenta come Vincenzo detto Cenzone, che si offre di uccidere al posto di Ninni la donna. Dopo aver ricevuto la proposta di diventare il nuovo Maiale della Banda, Cenzone preme il grilletto. Tutto questo viene ripreso dalle telecamere, seguendo il modus operandi della Banda e tutto il R.I.S. lo sta guardando, rimanendo scioccati dalla scelta presa da Mario, ma soprattutto dal gesto compiuto: non ustionarsi al tocco della barra. Infine, l'allieva ammette di aver ucciso lei il pianista, che l'aveva insultata violentemente. Infatti, la vittima aveva scoperto di avere la malattia alle dita, e non riusciva più a suonare correttamente. Così, assunse quella che le sembrava la perosona esatta, che però ha violentemente accusato di non saper suonare. Per questo, in un attimo di rabbia, l'assassina si è armata della statuina di Mozart e ha colpito il suo Maestro, a cui schiaccia le dita col pianoforte. Dopo la conclusione delle indagini, Daniele rivela a Lucia di essere rimasto sconvolto dalla fuga di Stinco, e sa che se continuerà le indagini sulla Banda, ci sarà fra loro il faccia a faccia, in cui uno dei due sarà costretto a sparare. Così, chiede al Capitano Brancato di esonerarlo dalle indagini. Successivamente, Lucia si reca a casa sua assieme ad orlando, e rimangono sconvolti da cosa si ritrovano davanti: la casa distrutta, nello stesso stile della Banda del Lupo e sulla finestra una scritta fatta col sangue che recita la frase: «Io non dimentico». Capiscono, così, qual è il nuovo obbiettivo dei criminali: i R.I.S. stessi, e cercheranno di colpirli nella parte a loro più cara: la vita privata. Lucia avverte, così, Ghiro, appena arrivato alla sua casa in spiaggia, appena prima che Ghiro senta le grida disperate della sua amata Selvaggia. Capisce che la Banda è a casa e corre verso la porta, dove estrae la pistola. Riuscirà il Capitano Ghirelli, da solo, a salvare Selvaggia dalla spietata Banda del Lupo?