Liberamente ispirata al libro "Storia di Giovanni Falcone" di Francesco La Licata, il film tv racconta la vita del magistrato palermitano dal 1980 fino alla strage di Capaci del 23 maggio 1992. Mentre a Palermo scoppia la guerra di mafia, il giudice Falcone comincia ad intuire che le diverse famiglie mafiose agiscono sotto l'autorità di un unico vertice. Il superpentito Tommaso Buscetta comincia a raccontare dei suoi legami con Nino Salvo. Le sue confessioni permettono a Falcone ed ai colleghi del pool di istruire il maxi processo contro Cosa Nostra. Un ritratto privato dell'uomo e dell'eroe che, giorno dopo giorno, combatté la mafia con impegno e dedizione, che incontrò in Francesca Morvillo l'amore, ma che dovette sempre dividere i momenti felici con i pericoli della propria vita pubblica fino a quando capì di essere "un morto che cammina".