l carattere ribelle spinge Saul a sottrarsi alla tutela spirituale di Samuele. Questi, suprema autorità religiosa del popolo di Israele, rivela al re che Dio lo ha negletto e darà lo scettro ad un uomo più degno. Da quel momento Saul è tormentato dal desiderio di conoscere il nome del suo successore. Egli presto immagina sia un giovane pastore di nome David il quale, per il suo coraggio e la sua devozione, fa rapida carriera tra i guerrieri israeliti e conquista la simpatia del popolo. Il sospetto si tramuta ben presto in odio e David deve fuggire dalla reggia di Saul per salvare la vita, nonostante che il re gli abbia dato in moglie sua figlia Michol. Molti anni dura la spietata caccia di Saul a David, finché un atto di generosità del fuggitivo non provocherà nel re una profonda crisi che lo spingerà alla follia. Saul morirà suicida al termine di una disastrosa battaglia contro i Filistei, invocando a gran voce il nome di David.